Accettazione e rinuncia dell'eredità

Accettazione dell'eredità

Per diventare eredi del defunto e beneficiare del patrimonio caduto in successione, i chiamati all'eredità devono accettare.

L'accettazione dell'eredità, pur essendo definitiva ed irretrattabile, non necessita di particolari formalità, potendo avvenire anche tacitamente tramite il compimento di un atto che implichi la volontà di accettare.

Tuttavia, in alcuni casi, l'accettazione sic et simpliciter dell'eredità potrebbe non risultare conveniente per l'erede.

Accettazione dell'eredità con beneficio di inventario

Con l'accettazione dell'eredità, il patrimonio personale dell'erede e quello del defunto si confondono. Tuttavia, in alcuni casi, può risultare conveniente mantenere separati i due patrimoni. Ciò è consigliato, ad esempio, quando risulta sommamente difficile stimare con esattezza l'entità del patrimonio e dell'esposizione debitoria collegata all'eredità.

Attraverso l'accettazione con beneficio d'inventario, non avviene la confusione del patrimonio dell'erede con quello del defunto e, pertanto, l'erede risponde dei debiti ereditari limitatamente al valore dei beni ereditati. L'accettazione con beneficio d'inventario deve avvenire con la forma pubblica.

A tal fine l'erede può recarsi dal notaio o in Tribunale. Il beneficio dell'inventario comporta l'onere dell'inventario, redatto, nelle forme di legge, a cura del cancelliere del Tribunale. Effettuato l'inventario, il liquidatore provvede a pagare i debiti, versando l'eventuale residuo all'erede.

I costi ridotti risultano il maggior vantaggio di effettuare l'accettazione con beneficio di inventario presso la cancelleria del Tribunale. In tal caso, appare, comunque, consigliabile farsi assistere da professionisti del settore, come l'avvocato, durante tutto l'iter del procedimento e sino alla liquidazione dei crediti in favore dell'erede.

Rinunzia all'eredità

Nessuno può essere obbligato ad acquistare l'eredità di un parente o conoscente defunto. Le ragioni che possono indurre un soggetto a rinunziare all'eredità possono essere diverse. Ad esempio non si aveva stima del defunto, e per tale ragione non si vuole ricevere beni da questi, oppure, molto più frequente, l'eredità porta con sé più passività (debiti) che attività (beni e crediti) Occorre, infatti, immediatamente rammentare come l'erede è chiamato tanto a beneficiare dei beni e dei crediti ricompresi nell'asse ereditario, quanto di eventuali debiti lasciati dal defunto. Appare quindi, evidente che nel caso in cui i debiti superino la somma del valore dei beni e dei crediti non risulta conveniente accettare un'eredità.

La rinunzia può essere fatta innanzi ad un Notaio o presso la cancelleria del Tribunale competente. I vantaggi di effettuare la rinunzia innanzi al cancelliere del Tribunale consistono nei limitati che costi, che potranno anche essere ripartiti tra i diversi soggetti che vogliono rinunciare alla stessa eredità. Lo studio offre la proprio consulenza e si occupa di richiedere la fissazione di un appuntamento presso la cancelleria del tribunale per effettuare la rinuncia.

Occorre, infine, rammentare come la rinunzia sia un negozio giuridico abdicativo: il rinunziante rifiuta un proprio diritto senza poterlo trasmettere ad altri.